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    PODCARDS: Venere e Marte di Sandro Botticelli

    Il dipinto di Venere e Marte fu realizzato da Sandro Botticelli nel 1481. L’opera è oggi conservata presso la National Gallery di Londra. 

    All’interno di una cornice naturalistica da una parte vediamo Venere. La dea è abbigliata con una lunga veste bianca con ricami d’oro. Le pieghe dell’abito sottolineano delicatamente le forme del corpo mentre le morbide ciocche di capelli le incorniciano il volto angelico. 

    Dall’altro lato della tela troviamo il dio Marte, il quale è raffigurato in un nudo scultoreo completamente abbandonato nel sonno. 

    Tra i giovani amanti i piccoli satiri giocano con le armi del dio, come racconta Luciano nei suoi Dialoghi. 

    La presenza del nido di vespe alle spalle di Marte ha fatto supporre che la commissione di tale dipinto sia da riferirsi alla famiglia Vespucci. Inoltre nel volto di Venere, dea della bellezza, sembrerebbero celarsi i lineamenti della giovane Simonetta Vespucci. Quest’ultima ricordata come la donna più bella e ammirata del quattrocento fiorentino e soprattutto per essere stata musa ispiratrice di Sandro Botticelli.

    Tra le tante letture iconografiche , si è interpretato il dipinto di Venere e Marte come allegoria matrimoniale , in cui Amore, impersonato da Venere, avrebbe il potere di domare e placare lo spirito bellicoso di Marte. 

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    PODCARDS: La montagna di Sainte-Victoire di Paul Cézanne

    La montagna di Saint- Victoire fu uno dei soggetti più cari a Paul Cezanne. 

    L’artista lavorò instancabilmente a questo soggetto per oltre vent’anni producendo una vasta quantità di dipinti, acquerelli e disegni. 

    La osserva a lungo e la dipinge con entusiasmo, utilizzando il colore come puro mezzo per ricostruire sulla tela la sua personale visione della natura. Attraverso una pennellata ampia e veloce avvia quel processo di sinterizzazione delle forme, che lo condurrà a un passo dall’astrazione. 

    Nelle sue tele i dipinti prendono vita attraverso un concerto di passaggi tonali. 

    In questo turbinio di colori e forme semplificate, solo il profilo del monte, che svetta maestoso sulla valle di Aix-en-Provence, rimane ben riconoscibile all’orizzonte.